Pensieri musicali su Chopin

- A volte, qualcuno mi chiede se io possa aver avuto qualcosa a che fare con Chopin in un’altra vita, altri azzardano frasi di reincarnazione. Io penso che in un’altra vita fossi semplicemente un pianoforte!
- Tra tante pietre preziose rovesciate su un tavolo, alcune si impongono per il proprio scintillio, non occorre scaraventarcele per farle notare: ciò è da tenere presente su alcuni accenti e su alcuni “forte” chopiniani. A volte ci sono perle tra questi preziosi che rimbalzano due o tre volte come i tre si bemolle della Ballata in sol minore in ottava a salire e smorzare.
- Perché dover sapere nozionisticamente se fosse triste, conoscendone le cause specifiche e materiali? Per interpretare? Non è evidente dalla sua musica? Se hai bisogno di saperlo leggendo la storia, lascia perdere..
- Se uno dovesse mettere in evidenza ogni piccola nota con troppa enfasi sarebbe come mettere, ad esempio in Italia, un faretto sotto ad ogni bella cosa… dovresti uscire con gli occhiali da sole per schermarti gli occhi durante tutta la passeggiata.
- Opere giovanili opere della maturità… sapere questo rovina tutto.
Ho risentito una mia registrazione di quando avevo 14 anni e suonavo molto meglio, molto più maturo.. - Se c’è una nota particolare, conclusiva di una frase, come nello studio op. 25 n. 1, nel passaggio a re bemolle maggiore, non diamole accento perché l’orecchio va a trovarla da solo: deve essere intensa ma non forte perché a volte alcune sonorità non devono essere forti ad esempio il sapore di un cioccolatino ripieno è un sapore intenso ma morbido…
- I conigli sono veloci e risaputamente non hanno coraggio. Ma cor-agere cioè “agire col cuore” è il segreto per capire Chopin: non correre!
- Tutto ciò che è prevedibile è più noioso, come le persone! E invece la musica di Chopin non lo è mai… sembra sempre che sia improvvisata.
Se meravigli te stesso suonando meravigli gli altri.
Se ti annoi annoi gli altri. - A volte vi accorgete di essere osservati o guardate qualcuno, quello si sente osservato e si gira, pur non avendovi visto. La stessa cosa accade con alcune note di Chopin le sentite anche se sono nascoste tra le altre. Molto più intrigante, affascinante e seducente lasciarle scoprire all’ascoltatore, lasciandolo nel dubbio di aver sentito bene.